L’incidente probatorio sulla valanga di Pila dell’aprile 2018 ha rilevato “condotte imprudenti” degli indagati
Sussistono profili di colpevolezza in capo ai sei indagati per la valanga che il 7 aprile scorso, sul Colle di Chamolé, vicino a Pila, ha ucciso due scialpinisti – Roberto Bucci, 28 anni di Faenza, e Carlo Dall’Osso (52), istruttore Cai di Imola – durante un’escursione programmata della scuola Cai ‘Pietramora’ (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini). E’ quanto emerge dalla consulenza di Paolo Comune, guida alpina di Gressoney – nonchè direttore del Soccorso alpino valdostano – svolta con incidente probatorio su disposizione del gip di Aosta Giuseppe Colazingari, nell’ambito dell’inchiesta per disastro e omicidio colposi del pm Eugenia Menichetti. Le condotte imprudenti riguarderebbero la scelta del percorso, il numero dei partecipanti, una ventina in tutto e l’orario di partenza.
Fonte Ansa Valle d’Aosta