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L’incidente probatorio sulla valanga di Pila dell’aprile 2018 ha rilevato “condotte imprudenti” degli indagati


Sussistono profili di colpevolezza in capo ai sei indagati per la valanga che il 7 aprile scorso, sul Colle di Chamolé, vicino a Pila, ha ucciso due scialpinisti – Roberto Bucci, 28 anni di Faenza, e Carlo Dall’Osso (52), istruttore Cai di Imola – durante un’escursione programmata della scuola Cai ‘Pietramora’ (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini). E’ quanto emerge dalla consulenza di Paolo Comune, guida alpina di Gressoney – nonchè direttore del Soccorso alpino valdostano – svolta con incidente probatorio su disposizione del gip di Aosta Giuseppe Colazingari, nell’ambito dell’inchiesta per disastro e omicidio colposi del pm Eugenia Menichetti. Le condotte imprudenti riguarderebbero la scelta del percorso, il numero dei partecipanti, una ventina in tutto e l’orario di partenza.

Fonte Ansa Valle d’Aosta

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.